Giustizia sociale, pace e dignità. I percorsi di Libera dal Mediterraneo all'Africa Sub Sahariana.
Da alcuni anni Libera ha deciso di affacciarsi alle Afriche, in particolare l'area Sub Sahariana, un continente enorme che al suo interno presenta ampie differenze storiche, sociali ed economiche, nel quale sono in costante crescita i fenomeni criminali dai tratti mafiosi più o meno evidenti, oltre ad una corruzione endemica e stereotipi negativi dettati dal fenomeno migratorio e non solo. Allo stesso tempo, esistono associazioni e movimenti che dall’azione locale a quella internazionale si dedicano a costruire alternative possibili alla violenza criminale e che hanno le competenze e la capacità di raccontarci l’altra faccia di quella grande terra di popoli che rappresenta il continente africano.
Un percorso che cresce con l’azione collettiva di realtà diffuse nelle varie regioni, agende e priorità differenti, unite da uno stesso bisogno di percorsi di dignità e riconciliazione nella promozione di una società giusta e pacificata.
Un percorso che vuole disfarsi di facili semplificazioni e stereotipi che troppo spesso creano un’errata opinione comune su cosa è legato a un fenomeno criminale e mafioso e cosa no.
Un percorso che vuole fare luce su chi tutti i giorni è un’alternativa alla violenza criminale in quella grande terra di popoli che rappresenta il continente africano.
Da qui i primi passi di una rete che ha avuto occasione di crescere nonostante la pandemia del Covid-19 a partire da una dichiarazione di intenti comune che ha come obiettivo 0 la prima tra le realtà coinvolte.
Ad oggi sono più di 30 le realtà attive in Africa Sub Sahariana da 13 Paesi: Costa D’Avorio, Nigeria, Senegal, Repubblica Democratica Del Congo, Kenya, Rwanda, Uganda, Sud Sudan, Malawi, Mozambico, Zambia, Tanzania, Guinea Bissau.
I principali ambiti di intervento sono:
- Corruzione, giornalismo investigativo e libertà di espressione
- Promozione e tutela dei diritti umani
- Giustizia riparativa, memoria e sostegno alle vittime
- Tutela dell’ambiente e delle comunità ancestrali come strategia di lotta contro l’accaparramento delle terre e l’estrattivismo
- Traffici e tratta
- Prevenzione in termini di percorsi educativi, culturali, sportivi, artistici il tutto con una prospettiva di genere.
La rete si articola a partire da una dichiarazione di intenti per costruire un percorso comune di pace e giustizia sociale a partire da una dichiarazione di intenti “per la pace, la giustizia sociale e la solidarietà in Africa” e valori che porteranno alla prima assemblea fondativa della rete.
Un impegno condiviso a partire da:
- Formazione e scambio di buone pratiche con incontri volti a conoscere meglio le attività delle varie associazioni e lo scambio di esperienze a livello locale, ma anche internazionale laddove esiste,
- Condivisione di idee progettuali, programmazioni e accreditamenti comuni,
- Un'azione volta a promuovere la condivisione di articoli, notizie sui temi condivisi.